Essere un Tony Buzan Senior Mind Mapping Licensed Instructor

Cosa fai per migliorare le tue competenze? Cosa fai se vuoi inventarti un nuovo lavoro?

Imparare qualcosa di nuovo e farlo al meglio e con i migliori in quel campo è sicuramente una strada.

Un cambio professionale e di vita

Circa quattro anni fa avevo voglia di cambiare il mio mondo professionale. Ero co-titolare di un’agenzia di comunicazione. Identità aziendali, siti web, progetti speciali di promozione e altre amenità del complesso mondo della comunicazione digitale e non.

Avevo un socio e diversi dipendenti. Nonostante amassi i progetti e le persone con cui li realizzavo, il desiderio di cambiamento era molto forte.

Cosa fare?

E soprattutto come acquisire nuova professionalità?


Se vuoi trovare una destinazione diversa, devi iniziare a guardarti intorno ed esplorare. Ho iniziato così a fare qualche viaggio per vedere cosa succedesse all’estero, a frequentare i TEDx e le conferenze su innovazione e cambiamento.

La formazione e la crescita personale

Nella ricerca di nuove idee e nuovi strumenti per apprendere e aumentare le mie competenze, ho fatto alcune prime scelte:

  • Mi sono iscritta al Toastmasters Intenational, organizzazione no profit che propone un percorso per apprendere il Public Speaking attraverso incontri bisettimanali in un ambiente amichevole e ben strutturato. L’obiettivo era migliorare la capacità di parlare in pubblico e aumentare la sicurezza nell’affrontare aule di formazione e platee.
  • Ho frequentato un primo corso di Mappe Mentali da una brava formatrice nell’ambito dell’apprendimento efficace.

Dal binomio di questi due eventi ho ottenuto notevoli risultati.
In un anno e mezzo ho concluso la prima parte della carriera come speaker (Competent Communicator e Leader) al Club Toastmasters. Questo soprattutto grazie alle Mappe Mentali che nel frattempo continuavo ad allenare e che sono lo strumento principe per organizzare discorsi e presentazioni.

Insegnaci come realizzare le mappe mentali

Ogni discorso al Club corrispondeva ad una nuova mappa e ad un nuovo successo. Così all’interno del Club hanno iniziato a chiedermi come fare mappe mentali.

Sono convinta che l’insegnamento sia una cosa meravigliosa. Poter contribuire alla vita delle persone, trasferire loro conoscenza e qualcosa di utile che possa generare nuove idee, nuovi progetti, dà particolare senso alla nostra giornata. E sono altrettanto convinta che l’insegnamento sia una grande responsabilità.

Alla domanda “cosa è il mind mapping?” da parte dei miei colleghi del Club Toastmasters, ho risposto loro con un corso mappe mentali, un workshop gratuito per sperimentarle dal vivo questa tecnica. Loro hanno potuto assaggiare lo strumento e io comprendere che sarebbe stata la mia futura occupazione: insegnare a costruire mappe mentali.

Il mio secondo discorso al Club Toastmasters sul tema della felicità.

Saper fare non vuol dire sapere insegnare
Nella vita ho avuto la fortuna di provare molte discipline, soprattutto sportive. Ho così sperimentato la capacità o l’incapacità di molti istruttori nel trasferire la tecnica e la passione. Da questa esperienza ho dedotto un mio particolare assunto: “Saper fare non significa saper insegnare”.

Per questo la decisione di andare alla fonte è stata immediata quando ho visto nell’insegnamento delle Mappe Mentali l’inizio della mia nuova avventura.

Dopo la richiesta di insegnamento da parte dei miei colleghi del Toastmasters Club, ho iniziato ad approfondire il metodo e mi sono chiesta: chi è Tony Buzan? Dove lo posso trovare? Voglio andare alla fonte. Il passo dall’essere una brava Mind Mapper a diventare un Tony Buzan Licensed Instructor è stato breve. A maggio 2017 contattai la sua organizzazione e acquistai il biglietto aereo per Cardiff, bellissima città inglese, capitale del Galles, dove in quel periodo si svolgeva il corso per diventare istruttore certificato.

Open Genius e iMindMap: il software per mappe mentali

Il corso è stato a Cardiff e non a Londra, normale quartier generale di Tony Buzan. A quell’epoca Tony era ancora in società con Chris Griffiths, CEO e titolare di Open Genius, la società informatica che ha sviluppato con Buzan stesso il software per mappe mentali iMindMap.

Il software che da poco tempo è stato inglobato in una nuova piattaforma chiamata Ayoa da Open Genius. Si tratta di un potentissimo generatore di Mappe Mentali online, che seguono le regole secondo il metodo e le regole elaborate da Tony Buzan. Al momento è ancora possibile acquistare licenze per il solo software iMindMap attraverso un Istruttore Certificato o rivolgendosi direttamente alla casa produttrice Open Genius.

Una mappa creata con il software iMindMap 11 per organizzare una parte di Cammino di Santiago

3 giorni di mappe mentali “software free”

Il corso per diventare TBLI, Tony Buzan Licensed Instructor, è stato un’esperienza straordinaria.

A numero chiuso, 20 persone provenienti da almeno 15 paesi diversi, con background culturali e professionali molto diversi e con un’unica convinzione: voler fare la differenza nell’utilizzo del pensiero per sé e per gli altri.

Sono stati 3 giorni intensi di apprendimento, applicazione e confronto. Come racconto sempre, nonostante fossimo nella sede della società in cui è nato l’unico software tenuto a battesimo da Tony Buzan, abbiamo elaborato un gran numero di mappe mentali software free, cioè a mano, con fogli, matite e colori.

Apprendere come insegnare, un importante atto di responsabilità nei confronti
di chi chiede la tua competenza per imparare cose nuove

Il corso di mappe mentali

Le giornate passate a Cardiff mi hanno preparato a tenere il corso “Official Tony Buzan Mind Mapping Practitioner”. Ovvero il corso di un’intera giornata pensato e strutturato da Tony stesso per acquisire nel modo più completo, efficace e divertente il suo metodo per organizzare le informazioni, stimolare il pensiero creativo, studiare e memorizzare quanto si è appreso.

Sono arrivata a frequentare il corso istruttori dopo aver molto praticato lo strumento e nonostante la molta pratica mi sono resa conto di quanti errori commettevo e quanto seguire le regole elaborate da chi le ha sperimentate per anni su di sé e sugli altri, sia alla base di un risultato assicurato.

Le mappe mentali Buzan: la regola delle tre A

Uno degli insegnamenti importanti che ho appreso da Tony Buzan è la regola delle 3° desunte dagli insegnamenti delle arti marziali.


Dal suo libro Mappe Mentali riporto direttamente il passo in cui le spiega:
Nella tradizione di molte antiche culture orientali, i maestri davano ai nuovi studenti soltanto tre istruzioni di base: “obbedire”, “collaborare” e “divergere”. Ognuna di queste istruzioni caratterizzava uno specifico stadio di apprendimento. […]

Nel Mind Mapping, gli equivalenti di questi tre insegnamenti sono le tre A: “Accettare”, “Applicare” e “Adattare”.

  • Accettare significa che, nel primo stadio, dovreste mettere da parte qualsiasi preconcetto sulle vostre limitazioni mentali, e seguire esattamente le leggi del Mind Mapping, imitando il più precisamente possibile i modelli dati.
  • Applicare rappresenta il secondo stadio, successivo alla pratica di base contenuta in questo libro. A questo punto, vi suggeriamo di creare almeno un centinaio di Mappe Mentali, applicando i principi e le raccomandazioni contenuti in questo capitolo, sviluppando il vostro stile personale di Mind Mapping e sperimentando così i differenti tipi di Mappe Mentali delineate nei capitoli seguenti. Sarebbe bene usare le Mappe Mentali ogni volta che prendete e producete appunti, finché non le sentirete come un modo completamente naturale di organizzare i vostri pensieri.
  • Adattare si riferisce allo sviluppo costante delle vostre capacità di Mind Mapping. Dopo aver fatto pratica con parecchie centinaia di Mappe Mentali “pure”, questo è il momento di sviluppare la creatività delle vostre Mappe personali.”

Possiamo considerare la regola delle 3A una rielaborazione dell’insegnamento “Metti la cera, togli la cera” del maestro Myagi nel film “Karate Kid”. È importante apprendere il più possibile da chi abbiamo scelto come maestro e dare massima fiducia, applicare con costanza per un buon periodo per far diventare un’abitudine la nuova modalità e quando abbiamo sicurezza che questo sia avvenuto, permetterci di personalizzare quanto appreso con dei nostri contributi, sempre con l’umiltà di chi non smette mai di imparare.

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